fbpx Report Excelsior Apr-Giu 2024 | Camera di Commercio di Cosenza

LA DOMANDA DI LAVORO DELLE IMPRESE

Trimestre
APRILE-GIUGNO 2024

 

 

L'andamento della domanda in provincia di Cosenza

 

 

 

Come appurato dall’osservazione ormai triennale, l’andamento del fabbisogno in provincia ha una marcata componente stagionale dovuta alla vocazione turistica del territorio.
 
 
Tale componente  concentra quindi i picchi di maggior fabbisogno all’inizio della stagione estiva (giugno), e, in misura minore,  nei mesi di ottobre e gennaio (stagione sciistica).
 
 
Continua il trend crescente del fabbisogno assunzionale in provincia come nel resto del paese così come indicato dalla serie storica degli ultimi tre anni depurata dalla componente stagionale .
Nel secondo trimestre 2024 il fabbisogno di assunzioni delle imprese cosentine in termini assoluti è stato di 12.060 unità lavorative (1.506.250 in tutta Italia), facendo registrare un incremento del 6,54% rispetto all’analogo periodo del 2023 (1,91% in Italia).
 
 
Il 50% del fabbisogno è stato previsto per il mese di giugno, il 29% per il mese di maggio ed il restante 21 per il mese di aprile.
 
 
In particolare, la domanda di lavoro per i mesi di maggio e giugno 2024 è cresciuta rispettivamente del 21,75% e del 5,94% rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente, con una flessione del -8% rispetto ad aprile 2023.
 
Il fabbisogno medio mensile nel 2° trimestre 2024 è aumentato (4.020 unità nel 2024 contro le 3.774 del 2023)

 

 

 

Le professioni ricercate dalle imprese per Grandi Gruppi Professionali

 

Il fabbisogno assunzionale per il secondo trimestre 2024 è così distribuito: le imprese cosentine hanno previsto di assumere per il 51,82% del totale del fabbisogno impiegati e professioni qualificate nelle attività del commercio e dei servizi, per il 21,31% operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, per il 15% unità con professionalità non qualificata ed infine, per l’11,86% figure dirigenziali o professioni ad alto livello di specializzazione.
 
Il confronto della distribuzione per gruppi professionali tra la nostra provincia e l’Italia ci mostra che nella nostra provincia, in questo trimestre, si è registrato un fabbisogno di impiegati e professioni del terziario molto maggiore rispetto alla media del paese.
 
 
Confrontando la distribuzione del fabbisogno per grandi gruppi professionali con l’analogo periodo dell’anno precedente, registriamo un leggero aumento (in termini relativi) di fabbisogno di operai specializzati e professioni non qualificate ed una conseguente riduzione della quota percentuale delle professioni a più elevata qualificazione .

Fabbisogni per area funzionale

La distribuzione del fabbisogno assunzionale nel trimestre di riferimento per area funzionale, è concentrato, come sempre, soprattutto nell’area di produzione/erogazione, ma in questo trimestre registriamo un valore leggermente più alto alla media nazionale (49,34% Cosenza, 47,74% Italia).
 
Si segnala nel trimestre un fabbisogno nell’area Commerciale e vendita nettamente superiore alla media italiana (25,04% Cosenza, 19,11% Italia),  a differenza delle aree che richiedono figure professionali ad alta specializzazione (Logistica, progettazione, Direzione, controllo di gestione) dove si registra un fabbisogno inferiore alla media nazionale.
 
Tuttavia,  rispetto a 2° trimestre 2024, la distribuzione del totale del fabbisogno della provincia di Cosenza, registra un leggero aumento sia nell’area progettazione che nell'area Amministrazione/controllo di gestione, oltre che ad un netto aumento del fabbisogno nell’area commerciale.
 
Diminuisce invece, rispetto all’analogo trimestre dell’anno precedente, la quota destinata all’area produzione/erogazione, quota che scende dal 52,65% al 49,34%.

Fabbisogni settoriali


 
Nel secondo trimestre 2024 circa il 63% del fabbisogno proviene dal settore dei servizi, in particolare: il 34,83% dal comparto turismo, ed oltre il 27% dai servizi alla persona e alle imprese.
 
Il 16,83% del fabbisogno è del settore commercio, l’13,02% delle costruzioni ed il 7,46% industria.
 
Dal confronto con la media italiana del trimestre, si osservano valori medi dei fabbisogni nettamente più alti nel comparto turistico, nel settore delle costruzioni e nel commercio.Fabbisogni medi molto inferiori nel settore industria e servizi alle imprese.
 
 
Tuttavia dal confronto con l’analogo trimestre dell’anno precedente si registra un fabbisogno in crescita nei settori del commercio e delle costruzioni controbilanciato da una flessione nel comparto turismo e dei servizi alle persone.

 

 

Fonte: eleborazioni CCIAA su dati Unioncamere-ANPAL, sistema informativo Excelsior

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