LA DOMANDA DI LAVORO DELLE IMPRESE

Trimestre
GENNAIO-MARZO 2024

Continua il trend positivo del fabbisogno assunzionale in provincia come nel resto del paese.

Come appurato dall’osservazione ormai triennale, l’andamento del fabbisogno in provincia ha una marcata componente stagionale dovuta alla vocazione turistica del territorio, e concentra quindi i picchi di maggior fabbisogno all’inizio della stagione estiva (giugno), e nei mesi di ottobre e gennaio (in misura minore).

Come il primo trimestre del 2022 e del 2023, anche il primo trimestre 2024 registra fabbisogni più alti rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, sia nel complessivo del trimestre che nei tre singoli mesi (in particolare marzo). Sono 7.770 infatti le unità lavorative richieste nei tre mesi (1.363.450 in tutta Italia).

Rispetto all’analogo periodo del 2023 la domanda in provincia è aumentata del 3,74% (+4,31% in tutta Italia). Gli incrementi percentuali dei fabbisogni osservati nei primi trimestri registrati negli anni precedenti erano a due cifre, in particolare il 2022 rispetto al 2021 si era registrato un +29,95% (32,86% Italia) e nel 2023 rispetto al 2022 un 32,8% (15,24 in Italia).

Questo perché probabilmente i livelli di fabbisogno nel trimestre si stanno normalizzando dopo il crollo del fabbisogno registrato a causa della pandemia.

La domanda mensile è cresciuta rispetto agli stessi mesi del 2023 dell’1,52% a gennaio, del 2,85% a febbraio e del 7,08% a marzo

Infine, questo primo trimestre 2024 ha visto un decremento del fabbisogno rispetto all’ultimo trimestre 2023 del -0,77%

Tra le 7.770 unità da assumere nel primo trimestre 2024, le imprese cosentine hanno ricercato nel 35,26% dei casi impiegati e professioni qualificate nelle attività del commercio e dei servizi, quota leggermente in flessione (37,25%) rispetto all’analogo trimestre 2023.

La quota assunzionale per questo gruppo professionale rimane in tutti i trimestri sempre superiore alla media nazionale (32,26% in questo trimestre).

Tuttavia, la quota di questo gruppo professionale è leggermente calata rispetto al primo trimestre 2023 quando era stata del 37,25%.

Rispetto a tale periodo infatti sono cresciute le richieste per i Dirigenti e le professioni con elevata specializzazione e le professioni non qualificate.

Nel primo trimestre 2024 il 40,67% del fabbisogno di forza lavoro era nell’area di produzione (la media italiana è stata del 42,79%) seguita dal 22,65% dell’area commerciale e vendita (4 punti percentuali in più rispetto alla media italiana)

Il 16,6% del fabbisogno è stato nell’area della progettazione e l’11,71% nella logistica.

La composizione percentuale dei fabbisogni rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente è aumentata per le aree della Progettazione (16,60% rispetto a 15,75%), della Logistica (11,71% rispetto a 10,81%) e dell’area commerciale.

Il settore che ha previsto più assunzioni è quello dei servizi alle imprese (24,58%) seguito dal settore edilizio superiore di 7 punti percentuali rispetto alla media nazionale e dal settore commercio anch’esso superiore di 4 punti alla media nazionale.

L’industria manifatturiera è il settore che con il suo 9,65% mostra il fabbisogno più basso nel trimestre ma soprattutto registra il più ampio divario con la media nazionale (21,13%) ovvero oltre 11 punti percentuali.

Osservazione diversa per il settore turistico, che ha registrato una quota di fabbisogno del’11,84% ,più basso della media nazionale ma dovuto alla stagionalità.

Rispetto alle esigenze settoriali dell’analogo trimestre dell’anno precedente notiamo che è aumentata la quota dei fabbisogni nei settore del commercio e dei servizi (ad imprese e persona), e diminuiscono le quote per i settori industria, turismo e edilizia.