Terra di contrasti, antinomie e opposizioni, tutta la Calabria è così, la provincia di Cosenza ancora di più. Basta pensare all’Altopiano Silano e alle infinite coste su due mari; basta pensare che per raggiungere l’uno e le altre da Cosenza città servono una macchina e una manciata di minuti; che i cosentini si dividono fra innamorati della Sila e fanatici del mare. Insomma, a detta delle autrici Emily Casciaro e Rita Campanaro la disgiunzione, i cosentini ce l'hanno nel sangue e non amano farsi ingabbiare nei luoghi comuni. Non sono solo peperoncino: chi non conosce l’amaro delle radici e la dolcezza dei frutti di questa terra si è fermato all’apparenza. Non sono soltanto folklore: chi pensa che assistano soltanto a processioni non sa quanto è esigente il pubblico dell’arte a queste latitudini. Non sono solo tracce di un passato glorioso: chi lo dice non ha idea del fermento intellettuale che attraversa le generazioni, nuove e no. Questo è un omaggio a una terra imprendibile, classificabile solo attraverso i contrasti. Amabili. E amatissimi.