Registro nazionale delle varietà delle piante da frutto: il Ministero iscrive altre varietà autoctone del nostro territorio
In un periodo di così profonda crisi, continuano le attività a supporto delle aziende. Infatti, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI 25 febbraio 2020 “Modifiche del registro nazionale delle varietà delle piante da frutto, con cui, il Centro di Ricerca Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia”, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura in Calabria-ARSAC, nell’ambito della campagna di tutela e valorizzazione delle produzioni ad alta valenza territoriale promossa dalla Camera di Commercio di Cosenza, hanno ottenuto l’iscrizione di numerose varietà di fruttifere e olivo calabresi. Tale attività si è resa necessaria alla luce delle normative comunitarie e nazionali che prevedono ormai l’iscrizione obbligatoria delle varietà coltivate nei territori degli stati membri ed è stata avviata anche su richiesta di numerosissime aziende agricole ed agroalimentari, le quali non riuscivano ad immettere nei circuiti nazionali ed internazionali i prodotti ottenuti dalle varietà autoctone perché ufficialmente non coltivabili. Con il riconoscimento gli agricoltori potranno tra qualche giorno inserire nel proprio fascicolo aziendale le varietà iscritte perché il MiPAAF provvederà al loro inserimento sul Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN).
«L’attività di ricerca sulla biodiversità autoctona rappresenta una delle strade da percorrere per sostenere l’agricoltura dei nostri territori – afferma il Presidente Algieri –. Si tratta di un’importante opportunità di sviluppo per le capacità competitive delle imprese del settore, su cui abbiamo voluto puntare sia per facilitare la commercializzazione delle varietà coltivate localmente sia per ufficializzarne la valenza in termini di promozione del patrimonio agroalimentare e di riconoscibilità territoriale».
Si sottolinea inoltre che, considerate le ormai consolidate sinergie tra la Camera di Commercio l’ARSAC e il CRSFA “Basile Caramia”, si sono avuti anche notevoli risparmi in termini di risorse. Infatti, considerato che a breve le procedure per poter iscrivere le varietà saranno a pagamento, il risparmio per le casse pubbliche è di decine di migliaia di euro se si considera il numero delle varietà iscritte con tale decreto. Da questo momento ufficialmente è possibile iniziare a parlare di valorizzazione del patrimonio agroalimentare, a partire dalle più interessanti ed emergenti filiere calabresi come quella della frutta secca e della frutta in guscio. Seguiranno aggiornamenti.