Report Excelsior Apr-Giu 2022
LA DOMANDA DI LAVORO Trimestre |
L'andamento della domanda in provincia di Cosenza
Le imprese cosentine, nel secondo trimestre 2022, hanno previsto di assumere 10.750 unità lavorative (come previsto nel nostro report del primo trimestre), e nel dettaglio 2.020 unità ad aprile, 3.270 a maggio e 5.460 a giugno.
Rispetto all’analogo periodo del 2021, il fabbisogno (che ammontava a 8460 unità), è aumentato del 27,01%. Rispetto al trimestre precedente l’incremento del fabbisogno è stato pari al 90,6%
In particolare, la domanda è cresciuta ad aprile 2022 del 26,25% rispetto ad aprile 2021, a maggio del 43,52% rispetto a maggio 2021 e del 19,21% a giugno. |
Gli incrementi (o decrementi) mensili in termini percentuali della domanda di lavoro delle imprese confermano una peculiarità del mercato cosentino: il maggiore fabbisogno di personale per le imprese della provincia si registra nei mesi che vanno da aprile a luglio (con valori relativi più alti della media nazionale) verosimilmente a causa della vocazione turistica dell’economia regionale.
Gli incrementi mensili percentuali, più bassi rispetto al 2021, indicano che il livello di occupazione “stabile” stà lentamente ritornando al periodo ante-covid. |
Le professioni ricercate dalle imprese per Grandi Gruppi Professionali
Le imprese cosentine ricercano soprattutto impiegati e professioni qualificate nelle attività del commercio e dei servizi.
Sono 5.250 infatti le richieste per questo gruppo (il 48,84% delle 10.750 del trimestre), con un dato relativo ben al disopra della media nazionale (40,21%) a testimonianza di un tessuto fortemente terziarizzato. |
Fabbisogni per area funzionale
Le aree aziendali dove le imprese hanno un fabbisogno più alto sono quelle della produzione (di beni e servizi) e dell’area commerciale e della vendita.
Nel secondo trimestre 2022 il 52% del fabbisogno di forza lavoro si è avuto nell’area di produzione (la media italiana è stata del 49,08%), seguita dal 22,33% dell’area commerciale e vendita (4 punti percentuali in più rispetto alla media italiana)
Seguono progettazione e logistica con medie al di sotto di quella italiana. |
Fabbisogni settoriali
Nel secondo trimestre la parte del leone è recitata dai servizi turistici, alloggio e ristorazione, che prevedono un fabbisogno pari quasi al 30% delle 10.750 unità previste (24,82% è la media nazionale) Segue il settore dei servizi alle imprese con il 19,53% (25,09% la media nazionale) e servizi alle persone con il 17,95% (13,54% la media nazionale) Anche Commercio e Costruzioni registrano valori percentuali superiori alle medie nazionali. L’industria manifatturiera è il settore che con il suo 7,26% mostra il fabbisogno più basso nel trimestre ma soprattutto registra il più ampio divario con la media nazionale (16,05%) ovvero quasi 9 punti percentuali |
Fonte: eleborazioni CCIAA su dati Unioncamere-ANPAL, sistema informativo Excelsior
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Creazione pagina: 18 Luglio 2022
Ultimo aggiornamento: 22 Luglio 2022