REPORT GIORNATA IGF - 11 NOVEMBRE 2021
REPORT GIORNATA IGF - 11 NOVEMBRE 2021
Il primo intervento di questa terza ed ultima giornata di IGF Italia 2021 è stato di Guido Scorza, Componente del Garante per la protezione dei dati personali. Il dottor Scorza ha elogiato IGF e la sua community, ed è partito da una constatazione: “governare i dati è indispensabile per governare internet in maniera più efficace”. Le ragioni di questa considerazione sono legate all’attuale assetto di Internet, fortemente condizionato dagli oligopolisti dei dati. Secondo Scorza, è impossibile modificare tale ’assetto senza intervenire da un punto di vista legislativo. Oggigiorno, i dati giocano chiaramente anche un ruolo fondamentale per il funzionamento dell’Intelligenza Artificiale. Egli ha inoltre sottolineato il ruolo centrale del GDPR, uno dei pochi strumenti legislativi che mira a livellare il potere delle big tech. Purtroppo il futuro sembra indirizzarsi verso la sorveglianza di massa (basti pensare la recente corsa al metaverso), ma l’Unione Europea ha la possibilità di indirizzare questi cambiamenti in modo responsabile, inclusivo e rispettoso dei diritti umani. Un’altra questione sollevata da Scorza è quella riguardante la monetizzazione dei dati: vi è infatti un intero mercato poco trasparente basato sullo scambio di dati con l’obiettivo di ottenere servizi. Vi è una tendenza a trattare il dato personale come un bene giuridico economico qualsiasi, talvolta dimenticando che questo è un diritto fondamentale europeo. Il rischio, ha sottolineato, è quello di ritrovarsi in un mercato non basato sulla dignità della persona: qui entra la privacy, la quale è lo strumento indispensabile per garantire la dignità umana.
L'intervento della sottosegretaria al MISE Anna Ascani, ha ribadito l’importanza del diritto alla connessione e all’accesso allo spazio digitale per tutti, evidenziando, in particolare la necessità di sviluppare le infrastrutture necessarie a sostenere la piccola e media impresa nella transizione digitale. A livello di G20 il risultato, ottenuto su questi temi, è stato possibile per effetto del sistema multilaterale quale metodologia di lavoro scelto. In Italia, ha proi precisato, il numero dei tecno esclusi è ancora molto alto rispetto agli altri paesi Ue. Questa vera e propria esclusione sociale genera disuguaglianza e nuova povertà. Il diritto alla connessione, ha proseguito, si collega anche al diritto alla protezione dei dati del cittadino e delle istituzioni (un tema a parte riguarda la tutela dei minori). L’ Italia sta lavorando al Piano per l’Intelligenza Artificiale. Le piccole e medie imprese rappresentano un elemento centrale nella transizione digitale ed è importante che queste colgano le opportunità che ne possono derivare in quanto alla base dello sviluppo economico. Anche in Italia con il PNRR si è deciso di investire sulla connettività; sul fronte delle imprese si sta lavorando per trasformare Industria 4.0 nello strumento di transizione digitale per il sistema produttivo.
A seguire, si è svolta la sessione dal titolo L'EVOLUZIONE DI INTERNET IN ITALIA: INIZIATIVE LEGISLATIVE IN CORSO E LE PROPOSTE DEL G20 DIGITALE. La sessione, moderata da Alessia Sposini, indagato sulle principali iniziative parlamentari in corso riguardanti Internet e le nuove tecnologie nonché le proposte avviate nel corso del G20 e contenute nella dichiarazione dei Ministri del Digitale .
In particolare, la sessione ha coinvolto:
- La Dott Ssa Daniela Battisti, la quale ci ha fornito un riepilogo dei temi principali discussi durante il G20 Digitale, come la creazione del Digital Economy Working Group (DEWG) che impegnerà i Paesi membri del G20 a includere i temi relativi alla transizione digitale nei programmi delle future Presidenze.
- A seguire, l’onorevole Anna Laura Orrico ci ha guidati nell’analisi di quali siano i prossimi step previsti nel processo di digitalizzazione del patrimonio culturale, illustrando nello specifico quale sarà il ruolo della nuova Digital Library creata a questo scopo.
- In conclusione, la senatrice Sara Mantovani ci ha illustrato il disegno di legge relativo al progetto UNIRE, che prevede lo sviluppo di una rete di interconnessione unica per collegare tutte le scuole italiane, il Ministero dell’Istruzione e gli uffici provinciali.
Successivamente IGF ha ospitato una sessione intitolata ACCADEMIA E INTERNET GOVERNANCE: QUANTA TERZIETÀ E INDIPENDENZA OGGI?. La sessione moderata da Patrizia Feletig dei Copernicani, è cominciata con l’intervento di Alexandra Geese, europarlamentare responsabile del Digital services Act per i Greens. La Geese ha espresso preoccupazione per il crescente lobbying esercitato dalle Big Tech all’interno delle istituzioni europee e dei centri di ricerca e think tank che producono le informazioni che sono alla base delle policy europee. La sessione ha poi visto alternarsi gli interventi di Stefania Milan, Piero Poccianti, Eugenio Andreose e Sara Marcucci, rappresentanti di istituti di ricerca universitari e privati che hanno portato le loro esperienze professionali all’interno della discussione. Da questa è emerso l’importante ruolo svolto dall'Unione europea per la ricerca, la possibilità di ricevere finanziamenti europei facilita infatti la realizzazione di ricerche indipendenti anche su temi controversi. Ciò non toglie che il sistema dei finanziamenti debba migliorare; è stata sottolineata la necessità di maggiori fondi per investimenti, in particolare nella ricerca di base e, in alcuni casi, la necessità di migliorare il modo di indirizzare delle risorse.
Nella sessione dedicata alla SOSTENIBILITA’ DIGITALE, moderata da Claudia Morelli, si è discusso del tema da tre prospettive egualmente importanti così riassumibili:
- la Partecipazione Attiva della cittadinanza alle tematiche più importanti dell’Ecosistema Internet e del ruolo fondamentale di tutta la comunità di internauti nel portare avanti i propositi di una rete libera e al contempo sicura,
- il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel mercato digitale e di come le nuove tecnologie basate sugli algoritmi possano aumentare la responsabilità sociale delle imprese online conciliando l’Etica con il guadagno delle imprese, e infine
- la connessione tra la Sostenibilità Digitale e la Sostenibilità Ambientale. Infatti il raggiungimento di molti obiettivi, volti alla salvaguardia dell’ambiente e volti a far fronte agli effetti nefasti del Cambio Climatico, risiede anche nello sviluppo delle tecnologie digitali nei prossimi decenni.
L ’onorevole Fantinati ci ha poi guidato in un excursus dedicato a IGF Italia, alla sua struttura ed i suoi obiettivi, a cui è seguito un importante dibattito guidato da Concettina Cassa. A questo, è seguita un riflessione guidata da Andrea Beccalli sul ruolo ed il contributo futuro di IGF Italia per lo sviluppo di internet e della società. Alessia Sposini, ha in tal senso evidenziato come sia necessario che IGF si incarichi di mettere in comunicazione attori e segmenti della società che altrimenti, difficilmente, si incontrerebbero, ed ha espresso soddisfazione per il grande lavoro di coinvolgimento del territorio e delle realtà locali, portato avanti dalla Camera di Commercio di Cosenza in questa edizione di IGF Italia. Alle stesse tematiche si è rivolto l’intervento della professoressa Anna Carbone, che ha sottolineato la necessità di mettere in contatto giovani e IGF attraverso il ruolo chiave di determinate infrastrutture (scuole, università, camere di commercio). Il dottor Raimondo Orsini ha messo invece in risalto l’importanza di mettere in connessione il tema della transizione digitale e il tema della sostenibilità ambientale, mettendo in guardia sulla necessità di subordinare la transizione digitale alle necessità non solo umane, ma soprattutto ambientali nell’ottica dello sviluppo sostenibile. Infine, l’intervento del Vice Segretario Generale di Unioncamere Andrea Sammarco, ha posto la nostra attenzione su quelli che dovrebbero essere gli obiettivi fondamentali delle prossime edizioni dell’Internet Governance Forum italiano: allargare gli spazi di dialogo ad un maggior numero di utenti, rivolgendosi in particolare alla piccola e media impresa e provare inoltre a ridurre il mismatching tra formazione e mondo del lavoro. Contaminare il dibattito al centro di IGF favorendo l’incontro tra stakeholder, interessi e sensibilità diverse. Contrastare i divari - digitali - presenti nel Paese, esortando IGF ad assumere non solo un ruolo di dibattito ma facendosi strumento attivo per colmare i gap strutturali.
L’ultima sessione di questa terza giornata di IGF appena conclusa, intitolata L'IDENTITÀ DIGITALE E LA TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA PA, è stata moderata da Innocenzo Genna, il quale ha iniziato commentando i dati del DESI (The Digital Economy and Society Index) degli ultimi anni, i quali dimostrano come l’Italia sia ancora indietro nei processi di digitalizzazione, nonostante stia rapidamente recuperando, anche grazie agli investimenti degli ultimi anni in questo settore. Francesco Paorici (Direttore Generale AgID) è partito da una considerazione: “la digitalizzazione può portare verso una una società più giusta”. Questo si rispecchia nella necessità di avere una Pubblica Amministrazione digitalizzata, in cui l’identità digitale SPID rappresenta il più importante fattore abilitante, assieme ad altri servizi come la firma elettronica e il sistema di pagamenti elettronici PagoPA. La digitalizzazione è certamente una grande sfida ed il PNRR rappresenta un'opportunità incredibile in quanto offre gli strumenti per poterla affrontare. Il secondo intervento della sessione è di Andrea Sassetti (CEO Aruba PEC SpA). Egli ha sottolineato come i service provider giochino un ruolo fondamentale nei processi di digitalizzazione, ricordando il ruolo di Aruba sia in qualità di cloud service provider e sia per quanto riguarda i servizi fiduciari (firme elettroniche, posta elettronica certificata, e provider di identità digitale). Tutti gli attori coinvolti in questi processi devono lavorare armonicamente per la crescita del servizio SPID e per fare in modo che questo servizio riesca a stare al passo con le innovazioni tecnologiche. Il terzo ed ultimo intervento della professoressa Giovanna De Minico è partito dal presupposto che la tecnologia non è mai neutrale ma deve essere direzionata dagli esseri umani. La digitalizzazione, allo stesso modo, deve essere realmente direzionata verso la semplificazione della vita dei cittadini e dovrebbe avere come obiettivo quello della riduzione delle disuguaglianze in modo trasparente.